PROPOSTE DELLA SEZIONE DI SEGRATE
AI NOSTRI RAPPRESENTANTI
IN REGIONE E GOVERNO
1
VIABILITA’ EST MILANO
Con l’entrata in
funzione della BREBEMI e con la realizzazione della TEM solo per una piccola
parte, tutto il traffico diretto verso Milano si incanalerà
su Rivoltana, Cassanese e Padana Superiore. Per la Cassanese è stata progettata una viabilità
speciale da Pioltello fino alla tangenziale di Lambrate. I lavori sono fermi a
seguito di errori di progettazione della Serravalle, che hanno fatto lievitare
i costi. A tutt’oggi nulla è ancora ufficialmente deciso. Gli enti coinvolti
nelle decisioni sono Regione, Provincia, Serravalle, Anas, CIPE. Se parte la
BREBEMI e non funziona la viabilità
speciale si formeranno code da Lambrate a Melzo. Da ricordare che la
Cassanese a Segrate è diventata strada comunale, e vi sono ben tre semafori e
tre rotonde.
Per quanto
riguarda la Rivoltana abbiamo il problema del quartiere di Tregarezzo, che
essendo a ridosso della strada verrà penalizzato dall’aumento di traffico;
inoltre il traffico troverà un collo di bottiglia a Novegro e all’immissione
sul viale Forlanini. A suo tempo si era prospettata, purtroppo inutilmente, una
soluzione molto più valida: le ferrovie hanno un’area enorme del tutto
inutilizzata, e che a loro dire sono intenzionati a valorizzare; si poteva deviare la Rivoltana sull’area
delle ferrovie e raccordarla direttamente con la tangenziale est. In cambio
alle ferrovie venivano date le autorizzazioni alla valorizzazione dell’area. Nulla
è previsto per la Padana Superiore, che con le sue due carreggiate costituirà
un collo di bottiglia almeno da Cernusco S/N fino alla rotonda della Gobba. Il
problema è molto complesso e ci siamo messi a disposizione per fornire ogni
ulteriore dettaglio e documentazione. E’ urgente intervenire.
2 PROGETTO
FORMAZIONE LAVORO
Stiamo avviando
come comune a Segrate un progetto per
favorire l’incontro domanda ed offerta di lavoro: da una parte abbiamo un
numero crescente di disoccupati, dall’altra vi sono aziende che non trovano i
profili professionali, di cui necessitano, e
artigiani che non trovano giovani disposti ad apprendere il mestiere. Il
progetto viene esteso anche ai comuni limitrofi. E’ un problema complesso ma di
grande rilievo sociale, sul quale la Regione dovrebbe intervenire con strumenti
più efficaci e più concreti, rispetto a quanto fatto fino ad ora.
3 CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE CASE ALER O
COMUNALI
- STRUTTURE
PRIMA ACCOGLIENZA
I criteri per
l’assegnazione delle case Aler e comunali, stabiliti dalla Regione, andrebbero
rivisti:
* per prima cosa
si dovrebbe dare più peso all’anzianità di residenza sul territorio (
attualmente sono troppo favoriti gli extra comunitari) ;
* vanno riviste
anche la fasce ISEE, in particolare risulta troppo alto ( € 35.000) il livello
per perdere il diritto ad occupare la casa assegnata: a questo livello in pratica la casa viene assegnata per
sempre, anche se il tenore di vita si è
elevato.
Occorre
predisporre apposite strutture per la prima accoglienza in casi di emergenza: deve
trattarsi di strutture idonee ad alloggi di breve periodo ( sei mesi ) per far
fronte a sfratti di famiglie indigenti, con minori anziani disabili.
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